Progettare un pavimento in resina

Le nuove scoperte del settore edilizio sono i pavimenti in resina. Conoscere le caratteristiche, gli impieghi, i prezzi, le tecniche di posa e la manutenzione necessaria può fare chiarezza per comprendere e valutare bene questo nuovo settore.

Scegliere un pavimento in resina significa iniziare un percorso progettuale che porta, come risultato, alla messa in opera nel proprio ambiente di una soluzione unica ed irripetibile, sottesa alle esigenze estetiche e prestazionali richieste dal cliente e al processo applicativo operato dall’applicatore.

In questo contesto, progettare un pavimento in resina significa valutare:

  • Le prestazioni che il sistema deve avere (resistenze chimico-fisiche)
  • L’aspettativa estetica ricercata
  • I limiti di investimento economico
  • Il supporto su cui si intende stendere il ciclo resinoso
  • L’ambiente ed il microclima dove si intende operare

Solo dopo un’attenta analisi delle variabili sopra indicate si può procedere con la definizione e la scelta del ciclo resinoso idoneo alle esigenze del cliente.

La disponibilità di numerose basi resinose, formulazioni, aggregati e additivi concede al cliente finale un’ampia scelta estetica.

Il pavimento in resina non è un pavimento predefinito, che viene semplicemente posato in opera mediante l’assemblaggio di pezzi come le mattonelle in ceramica o i listelli di parquet. Il pavimento in resina proprio per la sua particolare modalità di posa in opera va progettato prefiggendosi l’obiettivo di riuscire a trovare una soluzione tale da soddisfare le esigenze estetiche e prestazionali richieste dal committente.

Quando si progetta un pavimento in resina bisogna valutare una serie di aspetti che poi ci permetteranno di individuare la soluzione migliore. Vanno quindi analizzate le prestazioni che il sistema deve avere in termini di resistenze chimico-fisiche, in termini di aspetto estetico ed inoltre bisogna studiare il tipo di supporto su cui dovrà essere applicato.

A fronte di tutte queste considerazioni si potrà iniziare a progettare il pavimento in resina. Questo tipo di pavimento ci permette di creare una superficie che possiamo definire monolitica, infatti questo non prevede la presenza di giunti o fughe che talvolta compromettono l’uniformità della superficie.

Il supporto:
Praticamente tutti i cicli resinosi hanno necessità di essere applicati su supporti capaci di resistere alle sollecitazioni meccaniche esercitate su un pavimento: questo perchè le resine non hanno un loro corpo (come possono essere i gres o le pietre naturali) e non possono garantire le prestazioni necessarie se slegate dal supporto a cui si ancorano.
Verificare la presenza di un supporto idoneo all’applicazione è una condizione fondamentale per iniziare a progettare un ciclo resinoso. In edilizia si possono contare numerose soluzioni idonee a ricevere un rivestimento resinoso: massetti in sabbia/cemento, calcestruzzo, piastrelle, pietre naturali, supporti metallici, ecc. Cosa le rende idonee? Semplificando, tre caratteristiche: devono essere ferme, coese e pulite. Per ‚ferme‘ si intendono superfici dimensionalmente stabili o che riportano movimenti elastici di piccolissima entità. Per ‚coese‘ si intendono superifici compatte, non friabili e resistenti a trazione e compressione. Per ‚pulite‘ si intendono superfici esenti da sporco di superficie e di impregnazione (polvere, olii, grassi, ecc.).

L’ambiente:
La progettazione di qualsiasi ciclo resinoso prevede la messa in opera in cantiere dei prodotti e l’analisi dello scenario operativo è da considerarsi fondamentale per la corretta riuscita della posa.

Il microclima e le condizioni ambientali:
Il microclima è l’insieme dei fattori (temperatura ambientale, umidità e velocità dell’aria, umidità e temperatura dei supporti, calore radiante) che si presentano al momento della messa in opera del pavimento in resina. E‘ un aspetto primario nella definizione del ciclo finale ed è in grado, da solo, di impedire l’inizio dei lavori o di richiedere la definizione di un diverso ciclo applicativo.

Ogni cantiere, così come ogni cliente, ha specificità proprie che devono essere attentamente valutate dal professionista: progettare un ciclo resinoso che risulti adatto allo scenario applicativo ed alle esigenze prestazionali ed estetiche richieste dal cliente non risulta particolarmente complesso vista la vastità di prodotti disponibili. Vedi settori d’intervento


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